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Come isolare termicamente la casa

Come coibentare la casa?

Su quali obiettivi bisogna focalizzarsi?

In una casa a villino, circa il 25% del calore viene disperso attraverso il tetto, un altro 25% attraverso finestre e porte, un 35% attraverso le pareti e il restante 15% attraverso il pavimento. Voi potete ridurre fortemente queste dispersioni, esattamente come è possibile tener calda a lungo una tazzina di caffé bollente se la avvolgete in un involucro di carta stagnola. Naturalmente, non potete avvolgere di stagnola la vostra casa, ma è possibile fare numerosi interventi per aumentarne la coibentazione, soprattutto per quanto riguarda pareti, soffitto e finestre. Il principio guida è di tagliare le perdite di calore, che avvengono in tre modi: per conduzione, per convezione e per irraggiamento. Perfino nella peggiore delle ipotesi – scarso budget, poca esperienza manuale, etc. – se si ha buona volontà e un minimo di passione per il fai-da-te è di solito possibile praticare da soli un cappotto interno con contropareti e controsoffitti: un salto di qualità per l’isolamento termico della vostra casa.

Si possono isolare le pareti con il fai da te?

Molte case hanno un’intercapedine d’aria fra due mura di mattoni, il cui scopo è di ridurre le perdite di calore per conduzione e convezione: per conduzione perché il calore non viene condotto dai gas e per convezione in quanto c’è poca aria in quello spazio, per cui non può realmente circolare. Tuttavia, l’aria non è certo il migliore isolante per le vostre pareti: è molto più efficace riempire le intercapedini con schiume isolanti o – cosa che si presta al fai-da-te se si è sicuri che la parete di tamponamento reggerà, mentre l’insufflaggio di schiume va fatto da ditte specializzate – con materiali isolanti sciolti in forma granulare. Questi materiali si comportano come vestiti di lana aggiuntivi: sono strati in più che intrappolano l’aria, che è la vera conduttrice del calore. In alternativa, se non si può intervenire sull’intercapedine una tecnica sempre adatta per il fai-da-te è il cappotto interno tramite la realizzazione di contropareti in cartongesso, da fissare su una struttura metallica oppure in legno. CONTINUA

Coibentare il tetto con il fai da te

Il tetto piano è quello che subisce le maggiori variazioni di temperatura. Per garantirne l’impermeabilizzazione bisogna usare degli isolanti che posseggano una conducibilità continua e che siano accoppiati a del materiale bituminoso, i quali non possano essere alterati dal caldo e resistano alla dilatazione termica, per non rovinare il rivestimento impermeabilizzante. Circa 2/3 delle coperture residenziali realizzate ogni anno in Italia sono del tipo a falda, ed il 90% utilizza tegole in laterizio o in cemento. Per tali tetti, si possono individuare due possibiil tipi di interventi di isolamento termico, nel caso in cui il sottotetto sia recuperato ad uso abitativo come mansarda, per cui è necessario isolare direttamente le falde: il primo è l’isolamento con ventilazione sottotegola, il secondo è l’isolamento di coperture non ventilate. Nel caso in cui non occorra rendere abitabile il sottotetto, è possibile posare uno strato di materiale isolante sopra l’ultimo solaio orizzontale, cioè sul pavimento del sottotetto.

Dispersioni di calore, come abbatterle?

L’isolamento fai-da-te delle pareti e del tetto abbatte le dispersioni del calore per conduzione e per convezione, ma rimangono pur sempre quelle per irraggiamento. Questo problema può essere risolto installando sui muri e sul soffitto una sottile pellicola di carta stagnola – in pratica, alluminio – intervento che può ridurre le perdite per irraggiamento finanche del 97%. L’isolamento riflettente che così si attua funge da barriera radiante, poco efficace invece come barriera termica (cioè per limitare la conduzione e la convezione del calore). D’estate, questa barriera radiante riflette la maggior parte dei fotoni che altrimenti penetrerebbero all’interno della casa, riducendo in maniera considerevole la necessità di usare un condizionatore d’aria. Questo intervento di ricopertura con la stagnola vi permetterà, inoltre, di ridurre le radiazioni ad alta frequenza provenienti dagli apparati elettronici dei vicini (Internet Wi-Fi, cellulari, etc.), che è meglio evitare, lasciando come unico “punto debole” le finestre.

Isolare porte e finestre termicamente

Risulta sempre conveniente scegliere finestre con vetri doppi o tripli, e per prestazioni ottimali orientarsi verso i vetri cosiddetti “basso-emissivi”. I vetri ad isolamento termico costituiti da due vetri con in mezzo un’intercapedine di aria secca, ad esempio, sono già in grado di garantire un isolamento termico circa due volte superiore a quello di un vetro semplice. Se il davanzale risulta essere di spessore opportuno, è consigliabile installare anche i doppi infissi: uno interno ed uno esterno, creando così un’intercapedine d’aria che funge da isolante. Un’attenzione particolare va rivolta alle porte di una casa, soprattutto quelle che mettono in comunicazione con l’esterno. Bisogna applicare guarnizioni ove occorre e “paraspifferi” mobili o permanenti nella parte inferiore delle stesse. Le porte di ingresso sono a tutti gli effetti assimilabili a delle finestre e pertanto devono rispettare i medesimi valori di isolamento termico, che variano a seconda della zona climatica d’Italia in cui geograficamente si abita.